Bruno Munari

My futurist past

from 18/09/2012 to 23/12/2012

Estorick Collection of Modern Italian Art
39A Canonbury Square
London N1 2AN
Gran Bretagna

Questa mostra si propone di documentare la genesi poetica di uno degli artisti più originali e creativi del Novecento italiano, dalla sua partecipazione al movimento futurista fino ai primi anni  Cinquanta.

Alla fine degli anni Venti, il giovanissimo Bruno Munari fa parte del gruppo futurista milanese e partecipa alle numerose esposizioni futuriste in Italia e all'estero, assumendo fin da subito posizioni autonome. L'approccio poetico, spesso ironico o umoristico verso le cose, lo rendono capace di interpretare la realtà fuori dagli schemi e provocare il suo interlocutore senza essere, però, mai eccessivo. Nel 1930, in anticipo di qualche anno su Calder, crea il primo mobile che chiama macchina aerea e nel 1933 inventa le macchine inutili, oggetti cinetici, installazioni complesse, mutevoli e casuali di forme, colori e ombre che consentono di proiettare forme astratte nello spazio originando una vera e propria composizione astratta. Nel 1946 presenta a Parigi al "Salon des Réalités Nouvelles" l'installazione Concavo-convesso, probabilmente la prima installazione nella storia dell'arte, centrata su una forma mobile sospesa con l'obbiettivo di rappresentare l'infinito da una forma finita, ottenuta da una rete metallica quadrata opportunamente curvata che, sfruttando la casualità dei movimenti dell'oggetto appeso, disegna immagini astratte sulle pareti e determina un ambiente in grado di coinvolgere lo spettatore visivamente ed emotivamente: l'arte si fa ambiente ed é in grado di creare sollecitazioni multi-sensoriali.& Nel 1952 é il primo artista ad impiegare i filtri Polaroid inventando la pittura polarizzata, dove la rotazione dei filtri modifica lo spettro dei colori della composizione creando un movimento illusorio, presentata per la prima volta al Moma nel 1954 nella mostra "Munari's Slides". Negli anni Quaranta e Cinquanta é uno dei grandi protagonisti della nascita della grafica moderna in Italia e dell'industrial design e svolge un ruolo di consulente  per i principali editori italiani come Bompiani, Mondadori, Rizzoli, Einaudi, per diverse riviste come L'Ala d'Italia, Campo Grafico, Grazia, Domus, La Lettura e per molte industrie come Agip, Campari, Farmitalia,  Lambretta, Moto Guzzi, Olivetti, Pirelli, Rai, Shell. Nel 1948 fonda con Gillo Dorfles e Gianni Monnet il M.A.C. - Moviemnto Arte Concreta  - un movimento che si apre alla collaborazione di molti artisti e che getta le basi teoriche per la convergenza di arti di diverso tipo, contribuendo a definire un nuovo ruolo dell'artista nella società contemporanea, in sintonia con l'intenso sviluppo dell'industrial design.

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